IL PORTINO

Il Portino, chiamato “di Bagnacavallo” perché permetteva di raggiungere l’antico, omonimo, Mulino anteriore al 1200, rappresenta l’unica delle quattro porte medievali di Gavi ancora rimasta visibile.

IL PORTINO

Il Portino, chiamato “di Bagnacavallo” perché permetteva di raggiungere l’antico, omonimo, Mulino anteriore al 1200, rappresenta l’unica delle quattro porte medievali di Gavi ancora rimasta visibile.

Risalente al XIII secolo, era costituito da una rampa che saliva parallela alle mura e che, arrivata all’altezza del Portino, voltava bruscamente in direzione dell’abitato: questa configurazione rendeva impossibile per gli assedianti attaccare frontalmente l’abitato.

All’interno, sulla volta, una caditoia dalla quale era possibile far cadere sugli assedianti proiettili, frecce e sabbia rovente per difendere l’ingresso

Risalente al XIII secolo, era costituito da una rampa che saliva parallela alle mura e che, arrivata all’altezza del Portino, voltava bruscamente in direzione dell’abitato: questa configurazione rendeva impossibile per gli assedianti attaccare frontalmente l’abitato.

All’interno, sulla volta, una caditoia dalla quale era possibile far cadere sugli assedianti proiettili, frecce e sabbia rovente per difendere l’ingresso

IL SENTIERO

Il Percorso si sviluppa per circa 4 km si parte dalla fermata dell’autobus/ piazzale antistante il Convento di NS delle Grazie e si svolta a sinistra immettendosi sulla strada provinciale SP 162, in prossimità della strada vicinale posta a sinistra della provinciale si imbocca il sentiero che costeggia il Neirone;

entrando nel bosco , si incontra a sinistra un’area a prato destinata a zona per la sosta, per attività fitness ed a pic-nic;

proseguendo per il percorso si costeggia il Neirone in direzione della Falesia.

IL SENTIERO

Il Percorso si sviluppa per circa 4 km si parte dalla fermata dell’autobus/ piazzale antistante il Convento di NS delle Grazie e si svolta a sinistra immettendosi sulla strada provinciale SP 162, in prossimità della strada vicinale posta a sinistra della provinciale si imbocca il sentiero che costeggia il Neirone;

entrando nel bosco , si incontra a sinistra un’area a prato destinata a zona per la sosta, per attività fitness ed a pic-nic;

proseguendo per il percorso si costeggia il Neirone in direzione della Falesia.

L’area della Falesia è già un punto rinomato e conosciuto dagli amanti dell’arrampicata: sono infatti presenti oltre 50 vie di arrampicata di differente difficoltà, affrontabili in tutte le stagioni, tenendo presente che la parete è esposta a sud e pertanto in estate la zona diventa molto calda.

L’area della Falesia è già un punto rinomato e conosciuto dagli amanti dell’arrampicata: sono infatti presenti oltre 50 vie di arrampicata di differente difficoltà, affrontabili in tutte le stagioni, tenendo presente che la parete è esposta a sud e pertanto in estate la zona diventa molto calda.

Oltrepassata la Falesia il sentiero prosegue affiancando sempre il torrente offrendo incantevoli scorci sia sul Forte che su aree naturali e resti di antiche costruzioni in pietra fino all’attraversamento con il torrente punto in cui si prevede la realizzazione di un guado in modo da riprendere il sentiero in direzione della “Cascata del Neirone”.

Oltrepassata la Falesia il sentiero prosegue affiancando sempre il torrente offrendo incantevoli scorci sia sul Forte che su aree naturali e resti di antiche costruzioni in pietra fino all’attraversamento con il torrente punto in cui si prevede la realizzazione di un guado in modo da riprendere il sentiero in direzione della “Cascata del Neirone”.

Prima di arrivare alla cascata il percorso attraversa nuovamente il torrente tramite un guado per facilitarne l’attraversamento; una volta passato il Neirone si prosegue fino ad incontrare la strada SP 160 e raggiungere il centro storico.

Il percorso attraversa tutto il centro storico toccando i principali edifici storici.

Prima di arrivare alla cascata il percorso attraversa nuovamente il torrente tramite un guado per facilitarne l’attraversamento; una volta passato il Neirone si prosegue fino ad incontrare la strada SP 160 e raggiungere il centro storico.

Il percorso attraversa tutto il centro storico toccando i principali edifici storici.

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