CONVENTO NOSTRA SIGNORA DELLE GRAZIE

Secondo la tradizione fu un soldato genovese a realizzare su un pilone di pietra il dipinto in ringraziamento per la vittoria riportata nella sanguinosa battaglia della Tassara, combattuta nella piana di Valle nel 1198 tra Genovesi e il Marchese di Gavi Guido Obertenghi con gli alleati Tortonesi.

Attorno al 1420 San Bernardino da Siena parla ai numerosi fedeli radunati vicino all’edicola costruita a protezione della Madonna. Partito Bernardino, il pilone con la Madonna di Valle continuò ad essere centro di devozione dei fedeli.

CONVENTO NOSTRA SIGNORA DELLE GRAZIE

Secondo la tradizione fu un soldato genovese a realizzare su un pilone di pietra il dipinto in ringraziamento per la vittoria riportata nella sanguinosa battaglia della Tassara, combattuta nella piana di Valle nel 1198 tra Genovesi e il Marchese di Gavi Guido Obertenghi con gli alleati Tortonesi.

Attorno al 1420 San Bernardino da Siena parla ai numerosi fedeli radunati vicino all’edicola costruita a protezione della Madonna. Partito Bernardino, il pilone con la Madonna di Valle continuò ad essere centro di devozione dei fedeli.

La “cella” della Madonna, divenuta meta continua di pellegrini, divenne la grande chiesa attuale con l’arrivo nell’anno 1600 dei Frati Francescani, inglobando nel fianco sinistro l’antico pilone con la Madonna dipinta.

Sull’altare maggiore c’è l’immagine della Madonna detta anche “della riga” dalla particolare scriminatura che divide i suoi capelli.

Nelle navate laterali 6 nicchie con statue di legno del ‘700 e la statua di marmo di S. Bernardino del 1455.

A fianco della chiesa il Convento con un suggestivo luminoso chiostro.

La “cella” della Madonna, divenuta meta continua di pellegrini, divenne la grande chiesa attuale con l’arrivo nell’anno 1600 dei Frati Francescani, inglobando nel fianco sinistro l’antico pilone con la Madonna dipinta.

Sull’altare maggiore c’è l’immagine della Madonna detta anche “della riga” dalla particolare scriminatura che divide i suoi capelli.

Nelle navate laterali 6 nicchie con statue di legno del ‘700 e la statua di marmo di S. Bernardino del 1455.

A fianco della chiesa il Convento con un suggestivo luminoso chiostro.

IL SENTIERO

Il Percorso si sviluppa per circa 4 km si parte dalla fermata dell’autobus/ piazzale antistante il Convento di NS delle Grazie e si svolta a sinistra immettendosi sulla strada provinciale SP 162, in prossimità della strada vicinale posta a sinistra della provinciale si imbocca il sentiero che costeggia il Neirone;

entrando nel bosco , si incontra a sinistra un’area a prato destinata a zona per la sosta, per attività fitness ed a pic-nic;

proseguendo per il percorso si costeggia il Neirone in direzione della Falesia.

IL SENTIERO

Il Percorso si sviluppa per circa 4 km si parte dalla fermata dell’autobus/ piazzale antistante il Convento di NS delle Grazie e si svolta a sinistra immettendosi sulla strada provinciale SP 162, in prossimità della strada vicinale posta a sinistra della provinciale si imbocca il sentiero che costeggia il Neirone;

entrando nel bosco , si incontra a sinistra un’area a prato destinata a zona per la sosta, per attività fitness ed a pic-nic;

proseguendo per il percorso si costeggia il Neirone in direzione della Falesia.

L’area della Falesia è già un punto rinomato e conosciuto dagli amanti dell’arrampicata: sono infatti presenti oltre 50 vie di arrampicata di differente difficoltà, affrontabili in tutte le stagioni, tenendo presente che la parete è esposta a sud e pertanto in estate la zona diventa molto calda.

L’area della Falesia è già un punto rinomato e conosciuto dagli amanti dell’arrampicata: sono infatti presenti oltre 50 vie di arrampicata di differente difficoltà, affrontabili in tutte le stagioni, tenendo presente che la parete è esposta a sud e pertanto in estate la zona diventa molto calda.

Oltrepassata la Falesia il sentiero prosegue affiancando sempre il torrente offrendo incantevoli scorci sia sul Forte che su aree naturali e resti di antiche costruzioni in pietra fino all’attraversamento con il torrente punto in cui si prevede la realizzazione di un guado in modo da riprendere il sentiero in direzione della “Cascata del Neirone”.

Oltrepassata la Falesia il sentiero prosegue affiancando sempre il torrente offrendo incantevoli scorci sia sul Forte che su aree naturali e resti di antiche costruzioni in pietra fino all’attraversamento con il torrente punto in cui si prevede la realizzazione di un guado in modo da riprendere il sentiero in direzione della “Cascata del Neirone”.

Prima di arrivare alla cascata il percorso attraversa nuovamente il torrente tramite un guado per facilitarne l’attraversamento; una volta passato il Neirone si prosegue fino ad incontrare la strada SP 160 e raggiungere il centro storico.

Il percorso attraversa tutto il centro storico toccando i principali edifici storici.

Prima di arrivare alla cascata il percorso attraversa nuovamente il torrente tramite un guado per facilitarne l’attraversamento; una volta passato il Neirone si prosegue fino ad incontrare la strada SP 160 e raggiungere il centro storico.

Il percorso attraversa tutto il centro storico toccando i principali edifici storici.

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